La celebre opera Les Rois thaumaturges di Bloch, ormai assurta a classico della storiografia di tutti i tempi, termina la sua narrazione nel 1825 ma dimentica di indicare come il tocco taumaturgico oltrepassi la Rivoluzione francese. Aspetto del tutto trascurato, è attraverso Napoleone e la costruzione artistica della sua figura nel quadro di Gros e nelle parole di Girodet che la taumaturgia torna a riemergere. Unendo gli strumenti della storiografia, dell’antropologia storica e della storia dell’arte, il presente articolo cerca di comprendere i meccanismi che stanno alla base della costruzione di un mito moderno, dalla sua nascita, alla sua narrazione e alla sua sopravvivenza in un’epoca storica cruciale per la contemporaneità.
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L’altra Versailles di Luigi Filippo: Storia di una riconciliazione nazionale mancata
di Mario Migliaccio Abstract L’articolo intende presentare le principali questioni storiche, politiche, ideologiche e artistiche legate al Museo di Storia della Francia di Versailles, situato nella Reggia e inaugurato nel 1837 da Luigi Filippo di Orléans, monarca costituzionale in cerca di legittimità. Una visita nelle sale del museo originario permetterà, con il supporto di fontiContinua a leggere “L’altra Versailles di Luigi Filippo: Storia di una riconciliazione nazionale mancata”
The Pantheon of Rome as a marker of identity
by Demi Storm Abstract This paper studies identity and cultural memory in antiquity. Placement, a mythical origin story, and architecture are all pillars of identity. Based on the case study of the Pantheon in Rome, it will become clear how the Pantheon functioned as a marker in the identity-building of the Roman emperor Augustus. The Pantheon was part of theContinua a leggere “The Pantheon of Rome as a marker of identity”